I risultati del progetto europeo Gymsen, che vede tra i partner Anziani e non solo, confermano che stimolare le capacità sensoriali con esercizi e attività mirate migliora l’alimentazione degli ultra 60enni. L’articolo di Maria Giovanna Faiella, pubblicato su www.corriere.it/salute
“Allenare” gusto e olfatto delle persone anziane può avere ricadute positive sull’alimentazione e sul loro stato nutrizionale. Sono i risultati preliminari emersi dal progetto «Gymsen – sensory gymnastic for elderly» realizzato nell’ambito del programma dell’Unione europea «Erasmus plus».

Differente percezione di sapori e odori

La sperimentazione della “ginnastica sensoriale” ha coinvolto un centinaio di anziani di quattro Paesi, Italia, Spagna, Repubblica Ceca e Grecia, con l’obiettivo generale di prevenire o almeno rallentare il loro decadimento cognitivo e funzionale. Secondo le stime degli esperti, circa il 90% degli over 80 presentano alterazioni dell’appetito, associate a una differente percezione di sapori e odori. Secondo gli esiti della sperimentazione europea, a conclusione delle attività realizzate dagli anziani sette su dieci avevano migliorato il proprio stato nutrizionale e quasi la metà dei partecipanti aveva potenziato la capacità di riconoscere i vari odori e la loro intensità.

Il programma didattico

A seconda del loro stato di salute e del livello di autonomia, gli anziani hanno svolto attività diverse ma tutte mirate a stimolare le loro capacità sensoriali e rallentare il peggioramento dei sensi associati alla diminuzione dell’appetito, che in genere caratterizza il processo di invecchiamento. In Spagna e nella Repubblica Ceca hanno partecipato anziani in buona salute, in Grecia persone con Alzheimer, in Italia anziani con lieve decadimento cognitivo. Da noi la sperimentazione è iniziata ad aprile presso un centro diurno di Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Le attività, promosse dai formatori della cooperativa “Anziani e non solo”, partner italiano dell’iniziativa europea, si sono svolte per 9 settimane durante due incontri settimanali. «Col passare degli anni, si sentono di meno gli odori e si percepisce il gusto in maniera alterata, quindi si mangia malvolentieri e aumenta il rischio di malnutrizione – dice Licia Boccaletti, della cooperativa “Anziani e non solo”, responsabile del progetto Gymsen per l’Italia – . Da qui l’importanza di stimolare le capacità sensoriali, che permettono di distinguere le caratteristiche organolettiche del cibo. Rispetto ad altri studi precedenti sulla stimolazione olfattiva, in questa sperimentazione sono state proposte anche attività di terapia occupazionale».
Alimenti da annusare e assaggiare
Il lavoro si è concentrato su quattro alimenti, arancia, pomodoro, cioccolato e formaggio parmigiano, associati ai sapori fondamentali: dolce, amaro, acido, salato, umami (stimolato dal glutammato di sodio). Gli alimenti sono stati fatti annusare, poi assaggiare, infine manipolare, per esempio, preparando la marmellata di arance o piantando i pomodori. L’olfatto è stato stimolato sia mettendolo in relazione con altri sensi (vista, tatto, gusto), sia dando spazio ai ricordi individuali che certi odori e sapori hanno evocato. Per verificare i risultati, all’inizio e alla fine delle attività è stato somministrato ai partecipanti uno specifico test olfattivo preparato dal partner svedese, Technical Research Institute of Sweden, insieme al Mini Nutritional Assessment, strumento di monitoraggio e valutazione ideato con l’obiettivo di individuare i pazienti anziani a rischio di malnutrizione.
Fonte: www.corriere.it/salute
Per approfondire: http://www.gymsen.eu/en/



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