Le discriminazioni e gli abusi colpiscono in Italia, così come in tutta Europa, anche le generazioni più giovani e vengono perpetrate soprattutto nel contesto scolastico e lavorativo. D’altra parte, i giovani sono anche coloro che meno segnalano e denunciano e che meno sembrano avere consapevolezza rispetto a come intervenire qualora una discriminazione si palesi e li veda vittime o testimoni.
Aumentare l’alfabetizzazione legale dei giovani – in particolare di quelli più svantaggiati – attraverso iniziative dedicate è uno strumento chiave per facilitare l’integrazione e promuovere l’inclusione. D’altra parte, i sistemi europei di educazione e formazione sono spesso ancora carenti quando si tratta di dare ai ragazzi le conoscenze di base necessarie ad affermare i propri diritti nel caso in cui si trovino di fronte situazioni di discriminazione o abuso.
Proprio su queste problematiche ha inteso operare il progetto Erasmus+ “Abused No More: Safeguarding Youth and Empowering Professionals” i cui risultati saranno presentanti nella giornata del 13 Luglio durante una conferenza internazionale organizzata dall’organizzazione britannica IARS, coordinatrice del progetto di cui è partner italiano la cooperativa sociale ANS. Per l’Italia interverrà alla conferenza Manuela Tagliani, ricercatrice e formatrice nel progetto, con un intervento che restituirà i risultati della sperimentazione avvenuta a Modena che ha coinvolto 95 studenti e 16 tra educatori, operatori sociali ed insegnanti.
Licia Boccaletti, coordinatrice del progetto per conto di ANS ha dichiarato “il progetto ABUSED NO MORE e i suoi strumenti di formazione si sono dimostrati utili per colmare il divario di conoscenze generali (e non solo giuridiche) sul tema della discriminazione e per sostenere i giovani direttamente e indirettamente, formando anche i professionisti che lavorano con loro.“
Il progetto ha realizzato inoltre un eBook che include capitoli comparativi sulle pratiche esistenti in Europa, così come capitoli in greco, italiano e polacco. Inoltre, sono state formulate raccomandazioni per le future politiche e future pratiche per poter proteggere questo particolare gruppo di giovani marginalizzati.
Emma Colburn, una giovane membra di IARS ha dichiarato: “Abused no More è un progetto di grande importanza perché vi è un bisogno immenso di una migliore educazione alla legalità, in special modo per le persone che vengono da contesti marginalizzati. L’accesso a queste informazioni aiuterà sicuramente queste persone suscettibili di trattamenti ingiusti, discriminatori o di abusi. L’obiettivo è quello di rendere consapevoli i più giovani di quali siano i loro diritti umani e quali siano le loro responsabilità come membri della società.”