Conferenza
“Un sistema assistenziale sostenibile per l’Europa nel contesto della conciliazione famiglia-lavoro” 4 Novembre 2014 (9:30-17:00)</strong><em>
Spazio Europa, Via IV Novembre n°149 – Piano terra, 00187 Roma, Italia
Con le attuali tendenze demografiche che vedono un forte invecchiamento della popolazione, aumentano le responsabilità di cura delle famiglie nei confronti dei propri membri che invecchiano o diventano non autosufficienti. L’80% delle ore di assistenza rivolte a persone anziane o con disabilità sono fornite, a titolo gratuito, dalla famiglia o dai caregiver informali.
Spesso sono le donne ad occuparsi dell’assistenza. Date le difficoltà che incontrano nel conciliare la propria attività lavorativa retribuita con le responsabilità di cura e data la mancanza o l’insufficienza di servizi di qualità e accessibili, le donne spesso finiscono per uscire dal mercato del lavoro. Ciò ha un serio impatto sulle loro possibilità di essere reintegrate nel mercato del lavoro retribuito con effetti diretti sulla pensione e l’inclusione sociale, esponendole quindi ad un alto rischio di povertà ed esclusione sociale. Dall’altro lato, sempre più famiglie in Europa assumono un operatore assistenziale esterno alla famiglia, spesso proveniente dall’estero, che fornisce assistenza in convivenza per 24 ore al giorno. Tuttavia questo modello ha delle conseguenze sociali sia sui lavoratori che sulla persona assistita. Risulta quindi particolarmente urgente riflettere se, nella sua applicazione corrente, questo modello di assistenza può essere sostenibile per l’Europa.
In questa conferenza COFACE e uno dei suoi membri, Anziani e Non Solo, intendono discutere e presentare, con il patrocinio della Presidenza Italiana dell’UE, politiche e pratiche sviluppate a livello locale e nazionale che possono sostenere le famiglie nel conciliare le responsabilità lavorative e assistenziali e riflettere sulla sostenibilità delle attuali tendenze assistenziali.
Registrati alla conferenza
Scarica il programma
“Spazio Europa, gestito dall’Ufficio Informazioni del Parlamento Europeo in Italia e dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia”



Lascia un commento