In tutta Europa, un numero considerevole di bambini, adolescenti e giovani fornisce assistenza (emotiva, personale, pratica, finanziaria) ad amici o familiari anziani, con disabilità, malattie croniche, dipendenza o qualsiasi altra condizione correlata a una necessità di assistenza a lungo termine.
Questi bambini, adolescenti e giovani – definiti giovani caregiver – possono acquisire un forte senso del proprio valore personale dall’esperienza di cura fornita e sperimentare una notevole autostima, empatia e maturità. Tuttavia, l’attività di cura può anche avere un impatto negativo sul loro sviluppo, compromettendone istruzione, salute mentale e inclusione sociale.

  • In che modo le politiche e le pratiche esistenti in Italia e in Europa consentono ai giovani caregiver di perseguire i propri obiettivi nella vita e raggiungere il loro pieno potenziale?
  • Fare il “miglior interesse” di un giovane caregiver consiste nel “proteggerlo” dallo svolgimento dell’attività di cura, spesso vista come problematica o inappropriata?
  • C’è bisogno di una legislazione e di politiche specifiche per i giovani caregiver familiari o possono essere altrettanto efficaci quadri normativi più ampi a tutela di bambini, giovani e persone che svolgono assistenza in generale?

La risposta a questi e ad altri quesiti è fornita da una serie di raccomandazioni sviluppate nell’ambito di un innovativo progetto europeo di ricerca, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e denominato “ME-WE” – Supporto psicosociale per la promozione della salute mentale e del benessere tra i giovani caregiver adolescenti in Europa.
Basandosi sui primi risultati di ricerca le raccomandazioni suggeriscono possibili linee d’azione e di policy.
“Non esiste una soluzione unica per tutti”, afferma Elizabeth Hanson – Professoressa di Scienze della salute presso l’Università Linnaeus (Svezia) e Responsabile scientifico del progetto “ME-WE”. In effetti, “i paesi coinvolti nell’attività di ricerca di questo progetto – Svezia, Regno Unito, Svizzera, Paesi Bassi, Italia e Slovenia – si trovano in fasi diverse di consapevolezza sul tema. Per questo motivo e anche per tenere in considerazione esigenze e preferenze degli utenti a livello nazionale, tali paesi, ad oggi, hanno messo in campo azioni di differente intensità per sostenere i giovani caregiver”, Quindi, oltre a un breve confronto internazionale tra i paesi coinvolti nel progetto, il consorzio “ME-WE” ha elaborato raccomandazioni specifiche per paese. “Al di là delle specificità di ciascun contesto nazionale, esistono priorità politiche valide per tutti i paesi: i giovani caregiver devono essere identificati, supportati e coinvolti attivamente in decisioni che li riguardano affinché siano in grado di perseguire i loro obiettivi nella vita e di realizzare il loro pieno potenziale”, afferma Francesca Centola, coordinatrice delle attività di Eurocarers (partner di progetto).
Se condividi le nostre finalità e vuoi sapere quali azioni concrete puoi intraprendere per supportare i giovani caregiver, leggi le raccomandazioni di policy disponibili al seguente
link https://me-we.eu/internal-resources/
***
Per ulteriori informazioni sul progetto “ME-WE”, visita il sito web del progetto: https://me-we.eu/
Per ulteriori informazioni sulle attività di Eurocarers con e per i giovani caregiver, si prega di contattare Francesca Centola al seguente indirizzo e-mail: fc@eurocarers.org
Per informazioni e contatti relativi al progetto “ME-WE” in Italia:
Anziani e non solo soc. coop. Soc. / Progetto giovani caregiver
Dott.ssa Licia Boccaletti: info@giovanicaregiver.it
IRRCS-INRCA – Istituto Nazionale di Riposo e Cura Anziani, Ancona-
Dott.ssa Sara Santini: s.santini2@inrca.it