Lo scorso 22 gennaio a Modena, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Di Modena e Reggio Emilia, si è tenuto il Convegno Internazionale YEIP, organizzato dalla cooperativa sociale Anziani e non solo, in collaborazione con Regione Liguria, IARS international Institute e CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità UNIMORE (diretto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti).
Il Convegno è stata l’occasione per presentare i risultati della prima fase del progetto europeo Erasmus+ YEIP – Youth Empowerment and Innovation Project, che ha come obiettivo finale la creazione e la successiva diffusione capillare di nuovi strumenti di prevenzione della radicalizzazione giovanile, basati sui principi della psicologia positiva, del Good Lives Model e della giustizia riparativa.
Durante l’evento Theo Gavrielides – fondatore e direttore dell’IARS International Institute di Londra e coordinatore di YEIP, ha dunque lanciato i volumi “Young, marginalised but not radicalised: A comparative study of positive approaches to youth radicalisation” e “Youth Radicalisation, Restorative Justice and the Good Lives Model: Comparative learnings from seven countries”, scaricabili gratuitamente dal sito del progetto, all’indirizzo: www.yeip.org.
In essi sono raccolti i risultati emersi delle ricerche che i 7 Stati Membri del progetto (Cipro, Grecia, Italia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Svezia) hanno portato avanti all’interno dei rispettivi contesti nazionali, indagando lo stato dell’arte della radicalizzazione e della sua prevenzione.
L’evento ha riunito studiosi, esperti e rappresentanti di istituzioni locali, regionali e nazionali provenienti da tutta Europa, che hanno potuto confrontarsi assieme non solo sulla teoria, ma anche e soprattutto sulla pratica.
Il vero dato significativo, tuttavia, è stata la partecipazione di più di 60 studenti, sia delle scuole superiori che dell’università, accorsi per prendere parte ad un convegno che ha trattato temi che li toccano in prima persona, dando direttamente voce ad alcuni di loro al fine di esprimere opinioni e raccontare esperienze personali.
Come ha sottolineato nella sua relazione Antonella Inverno, Responsabile Unità Policy & Law di Save the Children Italia ONLUS, la partecipazione dei giovani rappresenta infatti l’opportunità di responsabilizzare i ragazzi e le ragazze come individui e membri della comunità, influenzando positivamente le azioni e le decisioni che afferiscono alla loro vita.
“Ciò che emerge con chiarezza dal convegno è l’importanza di agire in prevenzione di tutte le forme di estremismo, attraverso interventi socio-educativi sui temi dell’identità, della partecipazione, dell’empowerment e della mediazione dei conflitti commenta Licia Boccaletti della cooperativa Anziani e non solo, responsabile del progetto YEIP.
L’On. Stefano Dambruoso, primo firmatario del disegno di legge “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista”, intervenuto come relatore durante il Convegno ha sottolineato l’importanza di allinearsi alla strategia europea di contrasto agli estremismi, fondata non solo su perseguimento e risposta penale ma anche sulla prevenzione, elemento oramai imprescindibile per il raggiungimento di risultati effettivamente efficaci.
Nelle prossime settimane, le registrazioni, i video, le foto e tutti gli altri materiali dell’evento verranno messi gratuitamente a disposizione del pubblico, caricati sul sito internet e sulla pagina Facebook del progetto.