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Assumere compiti di assistenza senza essere preparati può avere conseguenze negative per la salute mentale dei giovani caregivers adolescenti. La mancanza di un appropriato supporto in questa fase di transizione della loro vita può compromettere … le loro opportunità di vita (OECD, 2016). Oltre all’impatto a livello individuale, l’incapacità di sostenere adeguatamente i giovani caregivers adolescenti ha conseguenze negative a lungo termine per la società nel suo complesso.

“Ho portato il peso dell’assistenza e questo ha avuto un effetto importante su di me. Ho avuto pensieri suicidiari, sono stata depressa”, ha detto Angela, guardando indietro alla sua vita di giovane caregiver adolescente.

I caregivers adolescenti sono giovani (15-17 anni) che forniscono assistenza significativa o sostanziale, cura o supporto ai membri della famiglia. Gli stessi assumono un livello di responsabilità che di solito sarebbe associato a un adulto. Nel Regno Unito, si stima che circa l’8% della popolazione di età compresa tra gli 11 e i 18 anni sia un giovane caregiver. Per quanto riguarda l’Italia non sono disponibili dati certi poiché non è stata ancora svolta un’indagine specifica sul fenomeno ma, sulla base di alcuni studi simili (Istat, 2011), si stima che il 2,9% dei giovani italiani tra i 15 e i 17 anni abbia responsabilità legate alla cura e all’assistenza quotidiana di un familiare.
Un consorzio europeo di importanti università, istituti di ricerca e organizzazioni della società civile sta avviando un ambizioso progetto di ricerca e innovazione finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma “Horizon 2020”.
Il progetto ME-WE – abbreviazione di “Psychosocial Support for Promoting Mental health and wellbeing among adolescent young carers in Europe” (in italiano “Supporto psicosociale per la promozione della salute e del benessere dei giovani caregivers adolescenti”) – mira a rafforzare la resilienza dei giovani caregivers adolescenti, al fine di impattare positivamente sulla loro salute mentale e sul loro benessere.
Il progetto ME-WE cerca di superare lo status quo. Nel corso dei 39 mesi di durata del progetto (gennaio 2018-aprile 2021, i 10 partner coinvolti in ME-WE (tra i quali Anziani e Non Solo e INRCA per l’Italia) raccoglieranno e sistematizzeranno le conoscenze sui giovani caregiver disponibili a livello internazionale, e analizzeranno i quadri politici e le buone pratiche esistenti in tutta Europa.
I dati raccolti in questa fase serviranno come base per lo sviluppo di un innovativo quadro di interventi di prevenzione primaria che sarà adattato e testato in 6 paesi europei (Italia, Olanda, Regno Unito, Slovenia, Svezia e Svizzera)
Il progetto ME-WE adotta un approccio multidisciplinare e di co-progettazione: i ricercatori si impegneranno direttamente con e coinvolgeranno i giovani caregivers, assieme ai principali stakeholders (ad es. professionisti dell’educazione formale e non formale, professionisti del settore sociale e dell’assistenza, organizzazioni giovanili, organizzazioni di caregiver e di volontariato) attraverso tutte le fasi del progetto.
L’obiettivo del progetto ME-WE è assicurare per i giovani caregiver adolescenti, una buona salute mentale, fattore che può influenzare lo sviluppo sociale in Europa e la crescita economica.
Per conoscere di più sulle motivazioni e i risultati del progetto ME-WE, è possibile visitare il sito: www.me-we.eu.

Contatti

Anziani e non solo Società cooperativa
Licia Boccaletti – Responsabile progettazione europea
Via Lenin, 55 – 41012 Carpi (MO)
Tel: 059 645421
E-mail: progetti@anzianienonsolo.it
Website: www.anzianienonsolo.it


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