Secondo l’Istat sono almeno 170 mila i giovani tra i 15 e i 24 anni che assistono, spesso in solitudine, papà, mamma o un fratello con disabilità o «fragile». L’articolo contenente l’intervista della giornalista Maria Giovanna Faiella per Corriere Salute a Licia Boccaletti, project manager di Anziani e non solo.
Giovani caregiver che si prendono cura assiduamente di un familiare bisognoso di assistenza, con responsabilità da adulti e conseguenze significative nella loro vita di tutti i giorni, a scuola, al lavoro, nelle relazioni sociali. Sono figli, fratelli, nipoti o, in qualche caso, giovani genitori di persone affette da disabilità fisiche o mentali, da malattie terminali o croniche, o da dipendenze. In Italia, secondo i dati ufficiali disponibili, elaborati dall’Istat ma che risalgono al 2011, sono almeno 170 mila i giovani careviger tra i 15 e i 24 anni. Un numero di certo sottostimato visto che la fascia d’età esaminata esclude i bambini più piccoli e i giovani adulti.
Accesso allo studio e al lavoro
Ma come vivono questo ruolo? Quali ostacoli affrontano? Ricevono una qualche forma di supporto? Se ne parlerà il prossimo 10 febbraio a Carpi alla conferenza internazionale «Superare gli ostacoli: giovani caregiver (stranieri) in Europa», organizzata dall’organizzazione no profit “Anziani e non solo” col patrocinio dell’Unione Terre d’Argine e il cofinanziamento dell’Unione Europea (Programma “Erasmus plus”), nell’ambito del progetto pluriennale transnazionale Care2Work che punta a superare le barriere incontrate da giovani caregiver stranieri nell’accesso al lavoro, allo studio e al tirocinio. In quest’occasione saranno presentati i risultati della ricerca «I giovani con responsabilità di cura in Italia» realizzata nell’ambito di Care2Work.
La ricerca
«La nostra indagine — anticipa Licia Boccaletti, responsabile per l’Italia del progetto Care2Work — evidenzia ancora una scarsa attenzione al tema dei giovani caregiver che, troppo spesso, sono trascurati dai servizi, sia da quelli che si occupano di adolescenti sia da quelli sociali e sanitari». Tramite una revisione degli studi disponibili – condotti soprattutto in Paesi anglosassoni – e un’indagine qualitativa sul campo con interviste a giovani caregiver, gli autori della ricerca hanno identificato le implicazioni che le responsabilità di cura possono avere su adolescenti e giovani adulti che assistono familiari non autosufficienti o fragili.
Vai all’articolo completo su Coriere Salute
Per approfondire:
www.care2work.org
Caregiver Familiare – Giovani Caregiver



2 commenti

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